sabato 29 dicembre 2007

UnA ScAccHieRa di BiRrA


Avete mai giocato a dama con la birra? Io l'ho fatto per la prima volta ieri sera. Sono stato invitato a Chieri per vedere il neo appartamento di Cristina e Davide. Dopo una prima occhiata alle pareti appena dipinte e ai quadri in stile Japponico disseminati qua e là, abbiamo deciso di fare un salto al birrificio.
Abbiamo guardato il menù cercando di decidere fra le varie birre di produzione locale (alle castagne, al miele, ecc), poi c'è venuta l'idea malata di scegliere la scacchiera!
Dopo dieci minuti vediamo arrivare la cameriera quasi piegata dal peso di un immensa scacchiera di legno. Il punto è che al posto delle pedine si gioca con bicchieri da 100 ml di birra..
Ora all'inizio ho avuto la sfortuna di mangiare ben 4 pedine avversarie con un paio di mosse. Ogni volta che si mangia una pedina bisogna poi berla! Alla fine della serata abbiamo fatto fuori 24 bicchieri di birra. Io ho perso per abbandono, ma ho avuto il culo di essere riuscito a tornare comunque a casa vivo..
Chiunque voglia fare una partita a dama con la birra mi contatti pure. Anche se siete dei campioni della dama è molto probabile che vi batterò, purché siate astemi..

P.S. Roberta non ha fatto altro che bere i pedoni che gli passavo..


lunedì 24 dicembre 2007

Buon Natale



Gli auguri sono d'obbligo.
Buon Natale e felici feste a tutti quelli che passano da queste parti.. ma si, anche a chi non ci passa.. infondo a Natale non siamo tutti più buoni?
mmm ..io no! Ma fa lo stesso. ^_^

sabato 22 dicembre 2007

Serata Cabaret


Sono andato al Cab41 con Roberta ieri sera. Non c'ero mai stato e devo dire di essermi ammazzato dalle risate.. Il momento migliore della serata è stato quando il cabarettista ha imitato un truzzo di prima categoria, mentre momenti di panico quando ha iniziato ad intervistare il pubblico in sala. Ad un certo punto, parlando di coppie, ha chiesto ad una ragazza il difetto peggiore del suo partner. Lei gli ha chiesto: "quale partner?" - poi ridendo - "sono venuta in compagnia di mio marito e della mia ragazza.." Il cabarettista non sapeva più che dire, mentre la tizia ha iniziato a prenderlo in giro. Il rovescio delle parti..

domenica 16 dicembre 2007

La classifica della domenica



Salgo di un'altro paio di posizioni in classifica generale, approdando al 6° posto su 7.000 giocatori. Piccole soddisfazioni della vita..
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Qui vi mostro una porzione della mappa del mio settore, i villaggi col puntino giallo sono i miei.


Cosa fare il sabato sera?

Di cosa fare il sabato sera era una di quelle cose di cui non mi preoccupavo più da almeno due anni. Non me ne preoccupo neanche adesso a dire la verità; ma ieri sera è successo qualcosa che non accadeva da un po'.. esattamente come le sere precedenti. Sto riscoprendo una vecchia vita che avevo ormai abbandonato, cancellato dalla mia mente.
Sono stato invitato a cenare fuori da un'amica di Roberta e a farci compagnia sono venute anche le due figlie Michela e Manuela. Nulla di eccezionale, solo una cena.
Michela e Manuela, entrambe figlie di questa amica, sono due gocce d'acqua alla rovescia. Una spiritosa, grintosa, molto curata nell'aspetto, ma anche superficiale, egocentrica e farfallona. L'altra, chiusa, poco spigliata, un po' soprappeso, ma anche gentile, simpatica, dolce.. Due gocce d'acqua alla rovescia!
Perché scrivo questo? Bhe.. è inevitabile che prima o poi mi troverò una compagna che sostituisca nel mio cuore il ricordo di Alessia. Sostituisca, si! Perché la storia con Alessia è stata così dura, così triste da avermi fatto troppo male perché possa desiderare di ricordarla nel mio cuore. Anche il modo che ha scelto di usare per andarsene.. ma non voglio parlarne.
Quindi mi ritrovo a guardarmi intorno, curiosando fra i caratteri delle amiche, chiedendomi come sarà la ragazza di cui mi innamorerò..
Forse è un pensiero stupido. Non ci penso con ansia, non ho il bisogno di trovare compagnia.
Dopo questa storia me ne starò solo per un po'. Ho dei progetti che voglio realizzare, delle cose che ho sempre sognato di fare e che non ho fatto perché dovevo e volevo occuparmi di Alessia.
So che la donna giusta arriverà, e senza bisogno di cercarla. Succede così no? Non ci pensi, fai qualcosa che ritieni importante per te e poi il destino vi fa incrociare la strada.
Continuo a sorprendermi distaccato. Anche rileggendo quello che ho appena scritto. Sembra che non amassi Alessia. Invece l'amavo! L'amavo con tutto il cuore e ho fatto di tutto perché potesse stare bene tanto quanto stavo bene io con lei. Per questo non voglio ricordarla. Mi ha tradito! Si è uccisa, abbandonandomi. L'amore non è riuscito a vincere sulla sua malattia.
L'amore è uno schifo! Dai tutto te stesso, ma non basta mai. Meglio non amare..


sabato 15 dicembre 2007

La bussola d'oro..

Ieri sera sono andato al cinema con Roberta. Era da parecchio tempo che non lo facevo più.. Con Alessia uscivamo pochissimo. E' stato come un remaike.. mi è sembrato di tornare indietro di due anni. Le stesse sensazioni di quando, ancora singol, mi divertivo ad uscire con gli amici. Senza pensieri. Roberta mi ha detto che mi trova cresciuto, più posato, sicuro di me.. Credo di piacerle da sempre, ma forse è solo una mia sensazione. Ad ogni modo, è vero. Questa esperienza mi ha fatto crescere. Alcune persone, quando passano esperienze molto brutte, ne escono devastate; altri ne esco più forti. In due anni con Alessia ne ho passate talmente tante che, ora che sono tornato in un certo senso libero e senza preoccupazioni, non mi sembra vero. Soprattutto negli ultimi mesi con Alessia, avevo sempre paura di tornare a casa e trovarla morta. Così è stato in effetti.. 
Adesso che quella preoccupazione è finita, mi sento sgravato di un peso immenso. Roberta mi chiede come ho fatto a resistere tanto a lungo. Non lo so. L'ho fatto! Ti ci trovi e fai di tutto per fare funzionare meglio la tua vita e quella della tua compagna. Io non ci sono riuscito. Alessia era inrecuperabile a detta anche dei medici che la seguivano. Ma ho provato, ho combattuto fino in fondo, e adesso mi sento forte.

Domenticavo il film.. Non è brutto, si può andare a vedere; ma la trama è sfilacciata. Troppe cose sul fuoco hanno costretto il regista a compattare il più possibile. Tutto fa pensare ad un secondo film.. Non credo che andrò a vederlo.

giovedì 13 dicembre 2007

Il sole sorge ancora..

Sono passati un paio di giorni dal funerale e più di una settimana dalla morte di Alessia.
I primi giorni un miscuglio di sensazioni si susseguivano e si accavallavano: rabbia, tristezza, nostalgia, malinconia, solitudine, apatia, libertà..
Per notti intere non sono riuscito ad andare a dormire prima delle 5 del mattino, senza mai aver sofferto di insogna in vita mia. Mangiare? Poco, controvoglia.
Adesso mi sento più sereno. Rimorsi come ho già detto non ne ho mai avuti; ho fatto davvero tutto quello che potevo! Rimpianti neanche; ho vissuto con meraviglia e gioia i bei momento con Alessia e non mi sono mai tirato in dietro nei periodi davvero brutti.
Adesso? Adesso sto bene.. credo.
Domani è un nuovo giorno e sono sicuro che, nonostante quello che possa accaderci nella vita, il sole sorgerà ancora.

martedì 11 dicembre 2007

Ed infine..

Funerale!
Non volevo farlo.. ma lo fatto! Sono entrato nella camera ardente per vederla un ultima volta. Sembrava una statua fredda, sfigurata, vuota.. diversa da come era in vita.. ma non troppo. Commozione, malinconia, smarrimento.. ma ancora nessun rimorso.. nessun rimpianto!
Parenti.. tanti! ..forse troppi. Alcune cose sono personali, private.. non pubbliche.
Il dolore lo si coltiva nel proprio intimo e lo si sfoga come si sà.. Così c'era il padre che piangeva ed abbracciava tutti.. mi avrà abbracciato dieci volte.. la madre, crisi di pianto, crisi mistica, crisi..
Le sorelle, ognuna con i propri rimorsi.. ognuna a fare i conti con la propria coscienza.. brutta cosa la coscienza.. o ce l'hai pulità o sono guai. Cristina mi ha avvicinato, mi ha chiesto se Alessia avesse mai tentato di rimettersi in contatto con loro.. mi spiace, ma.. no! Vi odiava! Mi dice che non piange per lei.. piange per la propria coscienza! Lo sospettavo..
L'altra sembra uscita da un negozio per pin up.. La ribalta piace a tutti.. proprio a tutti.
Molti altri parenti.. alcuni da ricordare, altri da ignorare. Una cugina, alla fine della messa, mi si è buttata addosso.. mi ha abbracciato.. mi ha stretto forte.. mi ha detto che "sono un grande".. non smetteva di togliermi gli occhi di dosso.. sensazione strana.. piacevole.. meglio non pensarci. ..non voglio pensarci!
Una cosa da ricordare e da cui imparare.. ho conosciuto l'ex ragazzo di Alessia.. Luca. Sono stati insieme due anni.. i due anni prima dei miei. Una grande persona! Innamorato fino alla fine.. disperato.. senza rimorsi anche lui! Le persone buone le vedi subito.. la sorella più piccola mi si avvicina.. mi abbraccia.. abbraccia Luca.. ci dice che secondo lei le persone migliori sono state con sua sorella! Nel caso di Luca probabilmente è vero.. nel mio, non sò.. mi ci sono trovato.. ero finito nella merda fin sopra la testa.. ma non mi sono tirato indietro.. avanti, sempre! ..a testa china, sempre!

Luca ed io ci appartiamo. Parliamo per parecchio.. raccontiamo ognuno la propria esperienza con lei.. identiche o quasi.. incredibile. Anche noi due, diversi, ovvio, ma simili.. molto. Alessia è sempre stata depressa.. con lui, con me, con chiunque.. probabilità di sopravvivenza: zero! Fin dall'inizio.. Gli leggo una lettera scritta da Alessia.. per fargli capire.. per tentare di capire assieme. Commozione. ..di nuovo. In cimitero mi ha chiesto: "portiamola noi!" Certo, Luca, è d'obbligo.. portiamola noi! Pesa.. tanto! ..ma non importa. Stringeremo i denti.. come sempre! e ce la faremo.. come sempre! altri due parenti si offrono, ma la strada è lunga e non resistono.. chiedono il cambio, prontamente offerto. Io e Luca davanti, fino in fondo! Non si cede, fa male, nel cuore più che nei muscoli.. ma nessun passo indietro! Avanti fino in fondo, senza rimorsi, senza rimpianti.

Benedizione.. infilata la bara nella buca.. fine!
..no, non ancora. Il padre mi stringe la mano.. mi dice, piangendo, sei un vero uomo! ..non sò cosa significa, ma lo accetto. Forse si riferisce alle due volte precedenti in cui ho salvato la vita ad Alessia.. lei mi odiava per questo. Forse si riferisce al fatto che non mi sono tirato indietro, come avrebbero fatto molti altri, quando le cose hanno iniziato ad andare male.. quando ha iniziato ad andare fuori di testa. ..ma io sarei sempre voluto scappare!! Non lo fatto, è vero. Ma lo volevo..
La madre mi abbraccia, di nuovo, mi dice che le dispiace che sia capitato a me.. mi dice che spera tanto che trovi una brava ragazza.. che forse era meglio se non conoscevo sua figlia.. che Dio.. si, proprio Lui.. mi ricompenserà per questo.. Ma cosa và pensando quella povera donna? No che non mi ricompenserà.. ma non importa.
Baci e abbracci con tutti i parenti. Ancora la cugina, quella di prima.. due bei baci sulla guancia.. possibile che mi vengano in mente queste cose? Si! Non sono un ipocrita.
Uno zio mi stringe forte la mano e mi guarda dritto negli occhi. Da vero uomo.. continuo a non sapere cosa significhi, ma lo accetto.. accetto tutto.
La gente si disperde. Luca mi raggiunge. Mi dice: "ti dò il mio numero, per qualsiasi cosa chiama!" Siamo simili io e lui.. forse non veri uomini, ma simili. Sguardo alto, sempre!

Questa è la fine di una storia. Lunga, travagliata, dolorosa.. Di Alessia cosa mi rimane? Non lo sò.. non riesco a pensarci. E' troppo presto. Luca mi dice: "chi ama, ama per sempre!" Non lo sò, non ne sono sicuro però.. provo solo rabbia.. è un grande senso di liberazione.

lunedì 10 dicembre 2007

Ancora un giorno..

Ieri è passato.. per fortuna.
Tante lacrime, tanti abbracci, tante parole di conforto.
Parenti, amici, conoscenti..
Il rosario è passato in un baleno. Non sono religioso, non sò quanto sarebbe dovuto durare, ma nelle poche occasioni in cui sono stato in una chiesa ad ascoltare un rosario ricordo che il tempo non mi passava più..
Questa volta è passato in un attimo.. lo scorrere del tempo è una questione di punti di vista, come sempre.
Oggi il funerale.. e poi.. bho!
Mi alzo, guardo fuori dalla finestra..
Nebbia, freddo, grigio, ghiaccio..
Sembra una giornata triste.
..è giusto che sia così!

sabato 8 dicembre 2007

Aspettando Domenica..

Quella fitta nella stomaco, come il ricordo di un pugno ricevuto il giorno prima, di cui resiste imperterrita la sensazione..
Quella pensantezza nella testa, di qualcosa che non riesci proprio a scrollare via..
Quel ticchettio costante della sveglia sul comodino.. alcuni giorni il tempo non scorre mai!! 
Domani sera andrò al rosario della mia ragazza.. e non riesco ancora ad immaginare quanto potrà essere duro..
Gli ultimi due giorni passati a sorbirmi le telefonate dei SUOI parenti.. lacrimanti, pieni di rimorsi, mi chiedevano se prima di ammazzarsi li avrà odiati..
Forse adesso è un po' tardi per chiederlo..
E' proprio vero, alcuni giorni il tempo non scorre mai.. per alcuni.
Per altri.. ha smesso di scorrere!

giovedì 6 dicembre 2007

Una Dedica Per Te..

Ti Amo!

Ti dedico questo Hoff per un senso di colpa che mi stringe il cuore..
ho passato così tanto tempo su sto giochino cercando di ignorarti..
tempo che avrei potuto passare invece con te..
confortandoti, coccolandoti, amandoti!
Che rimanga come pietra miliare
della mia colpa!

..per sempre nel mio cuore!

mercoledì 5 dicembre 2007

4 Dicembre 2007

Non dimenticherò mai questa data..

Ieri la mia ragazza si è tolta la vita.
Si è buttata dal 6° piano di un palazzo.
Non aveva voglia di vivere, me lo diceva sempre.
Viveva solo per me..
Io non le ho creduto, non potevo crederle.
Adesso non mi rimane che ricordarla,
ricordare i momenti belli e brutti passati insieme.
E' strano come in queste situazioni i momenti brutti
assumano delle sfumature dolcissime..
Non è affatto strano invece sentirsi in colpa..
se avessi agito diversamente sarebbe stato diverso il finale?
Io credo di no.. ma chi può dirlo?
Alla fine di tutto, mi rimane il rammarico di non averti potuto dire,
un ultima volta, quanto ti amassi!
Te lo dico adesso, perchè sono sicuro che dovunque ti trovi puoi sentirmi:
Alessia ti Amo!

Per sempre tuo..

sabato 20 ottobre 2007

NEVADA 750 Classic





7.700 € con Mastercard..
Cavalcarla senza ammazzarsi non ha prezzo..


P.S. prossimo acquisto ragazzi!!! Yhuppiiiiiiiiiiii! :D

martedì 16 ottobre 2007

Zihuatanejo..

Sai cosa dicono i messicani del Pacifico?
Dicono che non ha memoria..
..è lì che vorrei andare.
..in un posto caldo,
..e senza memoria.
..con te.

mercoledì 10 ottobre 2007

Tribalwars: mondo 5..

Ultimamente ho un nuovo passatempo..
E' un gioco online, assolutamente gratuito.
Il link è: http://www.tribalwars.it/
Mi diverto a scalare la classifica (178° su qualche migliaio di giocatori..),
aspettando di vedere fin dove riesco ad arrivare..
Se vi capita di avere del tempo da perdere..
è siete appassionati di giochini online..
provate ad iscrivervi! Vi divertirete!!
Basta che non capitiate nelle mie vicinanze..
perchè molto probabilmente vi conquisterò!!

domenica 23 settembre 2007

Moondog..



Puo' capitare -come ha narrato Jean Ray nell'indescrivibile romanzo Malpertuis- che gli antichi dei pagani vengano a soggiornare sulla terra, e invecchino e muoiano senza che nessuno se ne accorga.
Ad andarsene questa volta e' stato Louis Hardin, nato a Marysville, Kansas, nel 1916 e noto negli States dalla fine degli anni '40 col nome di Moondog.
Personalita' talmente bizzarra ed anomala da destare velate riserve addirittura da parte del movimento "beat" americano, Moondog ha percorso instancabile per oltre vent'anni i marciapiedi di New York tra la Sixth Avenue e la Cinquantaduesima Strada paludato in una strabiliante, inconfondibile tenuta da vikingo completa di elmo cornuto, lancia e mantello, modulando le sue composizioni musicali con strumenti di fortuna e distribuendo poesie su volantini ciclostilati.
Cieco dall'adolescenza a causa di un incidente, Moondog ha trovato nella musica, nello studio meticoloso della composizione classica e contemporanea l'aiuto decisivo ad accettare e superare una menomazione cosi' grave, diplomandosi ben presto in violino, piano, organo e canto. Una forma forse esagerata di orgoglio lo ha pero' sempre isolato da gruppi, da comunita' culturali e dal sincero interessamento di musicisti anche illustri.
Nel 1974 il destino decide di farsi perdonare il tragico scherzo giocatogli in gioventu' ponendo sulla strada di Moondog, in Germania per una serie di concerti, la studentessa Ilona Goebel, di trent'anni piu' giovane, che diventera' sua agente, sua consulente musicale e sua compagna, e che lo convincera' a stabilirsi definitivamente in Europa.
Moondog ha una breve apparizione -nella parte di se' stesso- nel film Chappaqua di Conrad Rooks.
Janis Joplin ha inciso nell'album di esordio un suo brano, All Is Loneliness.
In onore a questo gande artista di strada, scelgo questo nome fittizio per il mio profilo nel blog.

Chi c’è al caffè Wha?



Notte di Blues nella moderna Gomorra, come sempre. New York, The Big Apple, una città ragnatela dicevano, in grado di spremerti e gettarti via come guscio vuoto, ma io non cercavo di capirla, la vivevo. Si, proprio così, la vivevo ogni notte, nel cuore del Greenwich Village, in uno di quei miserabili buchi senza nome stipati tra la Bleecker e la 3rd Street, a guadagnarmi da vivere gomito a gomito con gli altri musicisti da caffè.
Ognuno si inventava un modo tutto suo di tirare su quattrini, ma tutti facevamo girare il cappello tra il pubblico e a volte neanche quello. Un tale, un certo Richie Havens, che vestiva sempre con pantaloni larghi colore cachi, camicia sbottonata fino al petto e una grezza pelliccia di castoro si era messo d’accordo con una ragazza. Lui suonava e lei faceva girare il cappello. Gran donna lei; passava tra i clienti e ad ognuno offriva un sorriso. Vestiva con una camicetta molto sbottonata e sopra un cappotto, ma sembrava nuda dalla cintola in su. Per chi allungava qualche dollaro aveva sempre un modo grazioso di ringraziare con un occhiolino e una tirata su di spalle, ma per chi allungava le mani un ringraziamento speciale gli veniva dal buttafuori forzuto, alla porta.
Le stradine del Greenwich Village erano piene di quei locali. Erano minuscoli, rumorosi e affollati, proprio come piacciono a me. Le insegne luminose, quando c’erano, portavano il nome del proprietario o dell’artista di punta. Come quel club su MacDougal Street, il Cafè Wha? Una sorta di caverna sotterranea senza licenza per gli alcolici, male illuminata e dal soffitto basso. Lì, l’imperatore indiscusso e intoccabile era Freddy Neil. Un vero amico Freddy, molto gentile nei modi anche se non ti faceva mai una confidenza. Mi dava sempre qualche spicciolo dopo la mia esibizione, dicendomi: “Tieni, così starai lontano dai guai”.
Eravamo in molti a frequentare quel locale. Che nessuno mi fraintenda, li giravamo un po’ tutti, ma quello aveva qualcosa di speciale. Forse era per la gente che ci passava, non saprei.
Di solito apriva verso la mezza e chiudeva a notte fonda. C’erano due tipi di spettacoli, si potrebbe dire uno per i tipi giusti e l’altro per personaggi usciti “dall’Ora del Dilettante”, non so se mi spiego. Freddy era un tipo comprensivo, molto diplomatico. Cercava di accontentare tutti. Così, chiunque ne avesse avuto voglia, avrebbe potuto esibirsi con facilità, ma nel pomeriggio. Freddy li presentava e loro avevano quindici minuti per farsi valere. Comici di mala sorte, imitatori, ventriloqui, poeti, perfino un duo che cantava canzoni di Broadway e un prestigiatore con tanto di coniglio nel cappello, un tizio con un turbante che ipnotizzava cavie scelte tra il pubblico e un altro il cui unico talento consisteva nel fare acrobazie con i muscoli facciali. Non era esattamente roba che avrebbe cambiato il mondo dello spettacolo.
Il mio preferito era Billy, ma da tutti era conosciuto come il Macellaio, forse per la lunga cicatrice che gli solcava il volto dal lato sinistro, il lato buono diceva lui. Sapeva fare una sola canzone e ne era ossessionato. Di solito Fred gliela lasciava cantare di pomeriggio. Al pubblico non piaceva. Dicevano che sembrava uscito dal vicolo degli incubi, con il suo cappotto troppo stretto e abbottonato fin sul collo e quello sguardo omicida dei suoi occhi a palla, di chi aveva visto troppe cose brutte nella sua vita. Si diceva che era anche stato messo in camicia di forza una volta, ma nessuno sa per cosa. Quella canzone però: “High-Heel Sneakers” la cantava piuttosto bene.
Freddy dal canto suo suonava quando aveva l’ispirazione giusta o il locare era pieno di gente. Aveva una certa grazia nel portamento, vestiva in modo tradizionale, era accigliato, meditabondo e con uno sguardo enigmatico, la pelle color pesca, i capelli scomposti dai ricci e una voce baritonale forte e rabbiosa che intonava note blues sparandole dritte verso il soffitto. Da qualche tempo ad accompagnarlo con l’armonica c’è un tipo nuovo. Un certo Bob Dylan, ma in tutta sincerità non credo che quello sia il suo vero nome. Ha i capelli scompigliati peggio di Freddy, un viso da eterno giovane e un’aria da stronzo menefreghista che pensa d’essere già arrivato. Di solito indossa camice di flanella spessa e pantaloni troppo larghi. Credo venga dal Minnesota o giù di la.
Una volta abbiamo scambiato due chiacchiere; mi ha chiesto in quale altro locale nel Greenwich Village si può suonare. Non ci crederete, l’ho spedito in un posto su Times Square noto come “Hubert e il suo circo-museo delle pulci”. Che risate i ragazzi quando lo hanno saputo.
Io, dal canto mio, passo le giornate sui marciapiedi della 42nd Street, o nella cucina di Norbert. Un altro dei personaggi del locale. Ha una faccia carnosa e indurita peggio del suo grembiule coperto di macchie di pomodoro, guance rotonde e cicatrici sul volto come segni di artigli. Un romantico il vecchio Norbert, tutto sommato; mette da parte i soldi per andare a Verona a visitare la tomba di Romeo e Giulietta, ma passa la vita tra le pareti della cucina da dieci anni ormai, convito per giunta di piacere un mucchio alle donne.
No, io alle donne non ci penso. E poi chi ne ha il tempo? Sono troppo im
pegnato ad ululare i miei pazzi versi alla Luna. Qual è il mio nome? Che diamine gente è Moondog!

sabato 22 settembre 2007

40 Kilometri..

Quant'è la misura del tuo amore? La mia era di 40 kilometri.. 40 Kilometri! La strada che percorrevo ogni volta che volevo vederla; la distanza che il mio pensiero doveva attraversare per arrivare a lei.. 40 Kilometri. Non sono molti, ma neanche pochi. Ogni venerdì sera, uscivo dall'ufficio, tornavo a casa, mi lavavo, mi cambiavo e partivo. Sfrecciavo sulla tangenziale schivando famigliole che approfittavano del week and lungo per andare nella casa in campagna e camion che cercavano di arrivare a destinazione prima dell'alt della domenica.. Ma era per lei. Per vederla. Per parlarle. Per toccarla!
40 kilometri. Non erano molti, ma neanche pochi..

sabato 15 settembre 2007

Iniziamo..

Trentenne di bella presenza, alto, moro, atletico, professionalmente appagato, ma frustrato sentimentalmente dalla propria incapacità di trarsi fuori da situazione amorosa decisamente imbarazzante, cerca via di scampo da relazione asfissiante!
Temendo di rimanere inevitabilmente vittima della propria indecisione, cerca giovane donna, attraente, intelligente e molto decisa per urgente soccorso!
Ecco, questo sono io; un annuncio come quelli che potete trovare nei siti per single..
Perché proprio un annuncio? Perché è così che ho conosciuto Alessia. Un anno e mezzo fa..

Febbraio. Un mese tremendo da molti punti di vista. Freddo, buio, triste, soprattutto al nord dalle mie parti. Ma peggio di ogni cosa, proprio in Febbraio cade una festività temuta da tutti: San Valentino! Temuta da tutti, certo! Vedete, a San Valentino i fidanzati, per non fare la figura dei soliti pezzenti egoisti, si scervellano nell'organizzare qualche stupenda, indimenticabile serata da passare con la propria ragazza. Le ragazze da parte loro affollano centri estetici e pettinatrici; negozi di ogni tipo per prepararsi al grande evento.
I single invece a San Valentino si sentono molto, molto più soli! Sarà per il clima del mese, per il fatto che le coppiette siano tanto indaffarate, ma sta di fatto che questo è l'unico periodo dell'anno a far decadere ogni valido, razionale, motivo per essere single. Single per scelta intendo! In questo periodo ci si inizia a chiedere se la scelta sia stata quella giusta.
Ci si domanda se la vita di coppia infondo non sia il fine ultimo a cui aspirare, come vi dice sempre vostro padre. Insomma ci si interroga su quale cazzo di motivo vi ha spinto a dire alla vostra ex l'estate prima: "Vedi tesoro, il nostro rapporto è diventato sterile ultimamente. Pura routine. Forse dovremmo concederci del tempo.." Questo mentre vi aggirate soli per le strade della vostra città facendo finta di non guardare con invidia le coppiette abbracciate che passeggiano con sguardo ebete intorno a voi.

Così, mentre perdevo tempo in ufficio navigando su internet, mi imbatto in una chat per incontri. Ora come ora, le trovo abbastanza squallide; ma all'epoca la cosa mi attrasse.. e come me attraeva ogni singola donna rimasta sola nel periodo dell'anno sentimentalmente peggiore!
Non ricordo come fosse l'annuncio che usai.. ma pochi giorni dopo entrai in contatto con una ragazza. Ci scambiammo messaggi; le feci vedere una mia foto e poi, il venerdì successivo, proprio mentre mi approssimavo a scappare dall'ufficio, mi arrivò un messaggio. Bhe, difficile credere che una mail possa cambiarti la vita.. ma quella suonava più o meno così: "Ho visto la tua foto. Sembri proprio il mio tipo. Incontriamoci subito!" Seguì il numero di cellulare. Il giorno dopo presi la mia macchina e la andai a trovare.
Mi ero già messo d’accordo con un'amica per farmi chiamare al cellulare un paio di ore dopo, giusto il tempo di conoscerla e avere una buona scusa per scappare via. Ma rimasi così folgorato da quell'incontro che non sentii affatto la chiamata della mia amica, ne le altre quattro successive..
Cristina continuava a chiamarmi preoccupatissima. Ma io rimasi con Alessia tutto il tempo, senza pensare ad altro, incapace di staccarmi da lei e lei da me. Rientrai a casa alle quattro del mattino dopo e fui tirato giù dal letto verso la mezza da Cristina che veniva a svegliarmi.
Ricordo di averle raccontato che avevo finalmente incontrato la donna della mia vita. Lei mi guardava con uno sguardo che la diceva lunga su quello che pensava realmente, ma non disse nulla. Io, dal canto mio, non me ne accorsi neanche sul momento.. ero ormai entrato a far parte a buon diritto nella schiera delle coppiette ebeti che vagavano per la città.

continua..